Le acque bicarbonate rappresentano la tipologia idrica minerali più presente in natura e possiedono un ampio spettro di utilizzo che varia in base alla concentrazione di sali minerali al loro interno, rendendole ideali tanto per la classica terapia idropinica, quanto per bagni, docce, irrigazioni vaginali e rettali. Sono particolarmente indicate, inoltre, per riacquisire i minerali persi durante lo svolgimento di attività fisica intensa.
Le acque bicarbonate vengono così classificate in virtù di una presenza distintiva al loro interno di cospicue quantità di bicarbonato di calcio e magnesio, a prescindere dal fatto che l’elemento possa trovarsi abbinato o meno ad altri residui minerali (sodio e potassio soprattutto) tipici dei terreni di origine vulcanica dai quali le suddette acque sgorgano.
In virtù dei due preziosi minerali prevalenti e di una composizione calcarea piuttosto ricca a livello chimico, le acque bicarbonate rappresentano dunque una tipologia idrica tra le più pregiate e una peculiarità quasi esclusiva del nostro Paese, grazie alla presenza di bacini calcarei e aree vulcaniche che rendono possibile il continuo riciclo delle fonti e la presenza di un bene quasi inesauribile.
A fianco di una lunga tradizione di impiego, numerosi studi clinici piuttosto recenti hanno evidenziato come il ricorso ad acque bicarbonate in caso di patologie a carico dell’apparato digerente favorisca la dissoluzione del muco e allevi il quadro sintomatologico prodotto da un’eccessiva acidità, ponendo questa particolare tipologia di acque come ideale per tutti coloro che si trovano a soffrire di affezioni temporanee o croniche dello stomaco.
Anche in assenza di patologie conclamate, le acque bicarbonate migliorano il quadro complessivo legato al processo di digestione, accelerando lo svuotamento gastrico, in caso vengano bevute durante i pasti o tamponando l’acidità di stomaco se assunte a digiuno.
Come accade per tutte le acque oligominerali, la tipologia delle acque bicarbonate risulta funzionale alla risoluzione di problematiche legate alla diuresi, sia essa eccessiva o carente, grazie ad un benefico effetto sull’apparato epatobliare in grado di riverberarsi sul complesso organico rappresentato da fegato, bile e reni.
Recentemente inserite nel novero delle cure pediatriche e nell’ambito della medicina sportiva, le acque bicarbonate rappresentano dunque una risorsa alla quale il termalismo italiano ha saputo attingere sapientemente, andando ad operare un’ulteriore suddivisione della suddetta macro-categoria e andando a riconvertirne le differenti tipologie in altrettanti percorsi riabilitativi e terapeutici, sapendo trasformare, ad esempio le acque bicarbonate più ricche di potassio in un valido supporto per la reintegrazione minerale e quelle rese “spurie” dal magnesio in un valido rimedio contro stipsi e costipazione.
Proprio grazie ad un’azione naturale esercitata sul copro umano e di effetti benefici prodotti in armonia con quelle che sono le basilari funzioni metaboliche di un organismo sano, le acque bicarbonate risultano dunque ideali a chiunque ricerchi una soluzione per la presenza di qualche lieve corto-circuito a livello organico e per chi desidera effettuare semplice opera di prevenzione, andando a smaltire tossine in eccesso e accumuli nocivi dall’apparato digerente.