Data la natura quasi ossessiva del recente fenomeno sociale denominato “selfie”, l’idea di quantificare in maniera precisa il numero di autoscatti che vengono quotidianamente immessi all’interno delle principali piattaforme dedicate appare utopica, quasi quanto quella di enumerare le goccioline d’acqua che compongono il Mar Mediterraneo.
Il numero dei nostri concittadini che si trova a soffrire di patologie renali, purtroppo, risulta invece perfettamente noto e si aggira intorno alle sei milioni di unità; misura talmente elevata da imporre il ricorso a quell’infinito esercito di fruitori sociali per cercare di arginare un’emergenza che sta sempre più assumendo i contorni di un’epidemia sanitaria.
Per la giornata di oggi è stata dunque lanciata la particolarissima campagna speciale Waterselfie che consente di devolvere fondi a favore di Aned Onlus (Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto), semplicemente andando ad immortalare il nostro amato viso mente ci troviamo intenti a sorseggiare un bicchiere d’acqua, secondo modalità che prevedono una donazione pari a 50 centesimi per ogni selfie, messa in atto dalla nota azienda di acque minerali San Pellegrino.
Per aderire all’iniziativa è dunque sufficiente scattarsi un selfie muniti di bicchieri e bottiglie di acqua e caricarla sul sito di Aned (www.aned-onlus.it ), su quello della Società Italiana di nefrologia (www.sin-italy.org), oppure sul sito di Hydration lab (www.hydrationlab.it) e assistere alla riconversione degli autoscatti in altrettanti fondi destinati alla ricerca incentrata sulle malattie renali.
Attraverso l’iniziativa Waterselfie, le autorità sanitarie preposte si propongono simultaneamente di consentire ai sei milioni di Italiani, pari al 7,5% degli uomini e al 6,5% delle donne, di trovare speranza attraverso l’ideazione di soluzioni terapeutiche definitive e di sensibilizzare, al contempo, l’opinione pubblica sui pericoli derivanti da un’insufficiente assunzione di acqua nella dieta quotidiana.
La carenza di idratazione risulta infatti essere uno dei principali moventi per il malfunzionamento dei reni e, abbinata ad una dieta troppo ricca di sale, contribuisce in modo significativo alla genesi di patologie pericolose e spesso destinate a cronicizzarsi con il trascorrere del tempo.
Invitiamo dunque chiunque voglia sostenere la ricerca postare il proprio “selfie” all’interno dei portali sopra indicati, con la speranza che la campagna possa assistere un’adesione talmente massiccia da rendere quasi enumerabili gli scatti solidali, almeno quanto le gocce che compongo un oceano di solidarietà.
Fonte:Emerge Il Futuro