Se la maggior parte delle mode salutiste proposte dal Web riguarda la semplice cura inventata per patologie inventate, esiste tuttavia una pericolosa tendenza a riversare sui bambini inutili paure e frustrazioni e a voler privare i neonati dell’unica fonte alimentare possibile, vale a dire quel latte (sia esso materno o artificiale) che da solo può garantire sopravvivenza e sviluppo del piccolo.
Convinta dal medico della pericolosità del comune alimento, una coppia spagnola ha deciso tuttavia che il latte era un nutriente troppo pericoloso per il loro piccino e deciso di alimentare il bimbo con quel surrogato di mandorla che va per la maggiore presso tutti coloro che hanno deciso di votarsi al Dio delle mode alimentari e della controinformazione scientifica.
Il risultato della maldestra operazione non è consistito, ovviamente, in un potenziamento del sistema immunitario del piccolo o nella genesi di super-poteri, ma nella contrazione dello scorbuto, antica quanto perniciosa patologia che colpiva un tempo i marinai e tutti coloro che si trovavano a soffrire a causa di grosse carenze di vitamina C.
Il risvolto più inquietante della vicenda che ha colpito il piccolo di soli 11 mesi è tuttavia legato al fatto che a spingere i genitori in direzione della folle scelta sia stato il loro pediatra, ben lieto di proporre la sostituzione del latte artificiale, somministrato al bimbo nei primissimi mesi di vita, con una sorta di intruglio derivato da mandorle, sesamo, polvere di riso integrale e probiotici.
Il caso riscontrato dai medici in servizio presso l’ospedale La Fe di Valencia non è purtroppo che punta di un iceberg in cui mode e tendenze pseudo-salutiste si sono spinte ben oltre i confini legati alla cura (inventata) per patologie (inventate), andando a colpire coloro che, in base a ragioni anagrafiche, farebbero tranquillamente a meno di queste alternative e di tutto questo tam tam mediatico.
Fonte: Emerge il Futuro