Nonostante l’immaginario collettivo percepisca ancora la funesta diagnosi di cancro alla strega di una condanna a morte e nonostante le folli teorie presenti sul Web, che vorrebbero medici e oncologi alla stregua di una cricca di criminali pronti ad infliggere inutili sofferenze ai pazienti, la mortalità relativa ia tumori si trova in perenne calo e le speranze di sopravvivenza aumentano in modo esponenziale con il passare degli anni e il progredire delle cure.
In occasione del World Cancer Day, oggi 4 febbraio, l’annuale rapporto redatto dall’American Cancer Society ha infatti potuto attestare la continua crescita di un trend positivo che prevede un calo di mortalità su scala globale pari all’1,8% annuo per i maschi e all’1,4% in ambito femminile, il che si traduce in un calo complessivo della mortalità per tumori pari al 23% rispetto all’anno nero 1991.
A fronte di un aumento di diagnosi tumorali registrato durante gli ultimi vent’anni in tutti i paesi più industrializzati, le continue campagne incentrate sulla prevenzione individuale e il miglioramento costante delle terapie per debellare il male si sono dunque tradotte in un’aspettativa di vita nettamente migliorata e in una casistica relativa alle guarigioni dalla patologia impensabile fino a pochi anni fa.
Logicamente, la battaglia contro il cancro si trova ancora ben lungi dal vedere la sua conclusione, ma gli ottimi risultati raggiunti in fase sperimentale da nuove tecniche terapeutiche, come la nanomedicina e l’immunoterapia, lasciano intravedere la possibilità che la mortalità per tumore subisca ulteriori drastiche restrizioni nell’immediato futuro.
Affinché gli sforzi dei ricercatori non vadano sprecati occorre, avvertono gli oncologi, una massima consapevolezza di fronte ai rischi che la malattia comporta e una massima attenzione di fronte a sintomi anomali che potrebbero denotare la comparsa della patologia; ragioni in base alle quali è utile sottoporsi a controlli di routine finalizzati ad una diagnosi precoce e ad un approccio a quel mondo dell’oncologia, all’interno del quale la parola cancro ha smesso di far rima con condanna a morte ormai da molti anni.
Fonte: Emerge il Futuro