Entrati a pieno titolo nella galleria degli orrori internettiani, in virtù di allarmismi legati a fantomatiche sostanze in grado di provocare tumori e quant’altro, gli studi dentistici si compongono, come la totalità dei presidi medici, di una serie di sostanze e di medicinali di per sé innocui, salvo nel fatale caso di un’allergia non diagnosticata del paziente ad uno o più principi attivi impiegati in fase di operazione.
Purtroppo, anche se limitata ad una casistica esigua, la possibilità di cadere vittima di una reazione allergica istantanea esiste davvero e si è concretizzata pochi giorni fa in quel di Messina, dove una ragazza di soli 32 anni è deceduta dopo aver accusato un malore proprio sulla temutissima poltrona del suo dentista.
Senza specificare le generalità della donna, le cronache locali riportano infatti di una paziente colpita da choc anafilattico nel corso di un’estrazione dentale, con perdita di conoscenza annessa e rapida corsa in direzione del Policlinico di Messina destinata a concludersi con la tragica impossibilità di rianimare la ragazza e con un decesso concretizzatosi poco dopo l’arrivo dell’ambulanza all’interno della struttura sanitaria.
Probabilmente affetta da qualche forma di allergia piuttosto grave, la paziente si è sentita male subito dopo l’inizio del banale intervento di routine, portando il dentista a sospettare il peggio, fino al sopraggiungere di quella condizione di anafilassi che rende spesso difficile, se non impossibile, un intervento mirato alla soluzione della problematica.
Mentre la polizia ha sequestrato lo studio del dentista in cerca di una spiegazione possibile, prende corpo l’ipotesi che il decesso risulti ascrivibile all’anestetico impiegato e che la rarissima eventualità di una forma allergica al principio attivo abbia avuto luogo in quel mondo reale che poco si cura di allarmismi e orrori internettiani.
Fonte: Emerge il Futuro