Dando per assodata la piena falsità delle recentissime teorie che prevedono alcune gravi condizioni patologiche alla stregua del prodotto di disagi neuropsichici, la possibilità di intervenire sul tono di umore dei pazienti produce enormi benefici in termini di recupero e concedere un attimo di svago a coloro che si trovano ricoverati permette non solo di lenire quell’immagine cupa delle strutture ospedaliere, ma anche di accorciarne i tempi di dimissione.
Con l’intento di migliorare un po’ la condizione psico-fisica dei degenti del Policlinico Gemelli di Roma, i responsabili della struttura capitolina hanno avuto al brillante trovata di dare vita alla prima sala cinematografica ospedaliera, comprensiva di tutti confort necessari alla visione anche per soggetti non in grado di deambulare autonomamente e di una serie di titoli in prima visione distribuiti in parallelo con i cinema classici.
Realizzata in collaborazione con importanti realtà del mondo cinematografico, prime tra tutte le Rai e la Walt Disney, l’innovativa sala ospedaliera punta su una selezione di film piuttosto rilassanti per dare forma a quel concetto di “cinematerapia” sempre più in voga Oltreoceano e sempre più caratterizzato dal binomio intrattenimento-cura.
Inaugurata dall’imminente proiezione del Libro della Giungla la sala è stata infatti concepita con l’esplicito obiettivo di stimolare i pazienti, spesso in condizioni neurologiche prossime all’apatia o alla depressione, ad una reazione nei confronti della patologia che li affligge e al pieno recupero dai lunghi periodi di degenza e dal sostanziale isolamento con quanto succede all’esterno della loro stanza.
Salutando con gaudio una delle numerose iniziative che stanno coinvolgendo i nostri ospedali, la speranza è quella che l’idea produca presto epigoni e che si punti sempre più ad agire su quel versante psico-fisico dell’organismo che, seppur non in grado di produrre la genesi di gravi patologie, ne facilita quantomeno la cura.
Fonte: Emerge il Futuro