Entrato nel linguaggio comune a grazie al ruolo giocato dai motori di ricerca su internet, un algoritmo è una complessa funzione matematica che consente di esprimere un risultato unico e univoco a partire da una lunga serie di informazione fornite, di modo che il risultato finale assomigli concettualmente ad un prodotto culinario ricavato da una miriade di farine ed ingredienti.
Fino ad ora, a nessuno era mai venuto in mente di impiegare un algoritmo per denotare un particolare tipo di ipertensione e per ricondurre ogni quadro sintomatologico associato agli sbalzi di pressione ad un’unica causa e ad un’unica terapia, andando così a limare le consuete difficoltà relative alla cure da adottare per ricondurre la pressione arteriosa ad un insieme di valori non più pericoloso.
L’ipertensione, definita come “killer silenzioso” del ventunesimo secolo” è infatti spesso l’epifenomeno di una serie di squilibri di varia natura e risulta difficilissimo associare i rialzi di pressione medi alle esatte cause che li hanno generati, le quali comprendono problematiche di natura alimentare, squilibri ormonali o affaticamenti derivanti dall’eccessivo carico di stress.
Con l’intento di giungere ad un sistema di cura univoco e adatto alle specifiche esigenze di ogni paziente, iresponsabili dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) in collaborazione con la SIIA (Società italiana dell’ipertensione arteriosa) hanno elaborato un complesso algoritmo che si ripropone di eliminare quelle errate prescrizione mediche che portano un numero abnorme di pazienti a sottoporsi a terapie sbagliate e fuorvianti, con il risultato di aggiungere ai danni dell’ipertensione quelli derivanti dall’assunzione di farmaci, spesso invasivi, non in grado di far fronte alle loro effettive problematiche di salute.
L’algoritmo in questione si è recentemente incarnato in un’apposita app per smartphone, scaricabile in modo gratuito dal portale della SIIA, attraverso la quale, una volta inseriti i parametri relativi alla propria storia clinica e alle proprie problematiche di salute, risulterà possibile effettuare una rapida autodiagnosi in grado di escludere cause fuorvianti e di ricondurre l’ipertensione al corretto quadro di riferimento.
Disponibile per IOS e Android, l’applicazione anti-ipertensione fornirà dunque a tutti i soggetti a rischio un modo rapido ed efficiente per tenere sotto controllo la propria pressione, contribuendo ulteriormente allo sdoganamento di quel concetto di algoritmo, rimasto chiuso nei cassetti dei matematici fino all’avvento di Google e di risultati espressi sulla base di una miriade di ingredienti.
Fonte: Emerge il Futuro