Chiunque sia nato prima della fine dello scorso millennio ricorda perfettamente le porte degli ambulatori scolastici chiuse e le code di bambini in attesa di sottoporsi alla rituale vaccinazione; code rese terrificanti dai racconti volutamente esagerati di coloro che si erano già sottoposti al trattamento profilattico e lo descrivevano ai compagni come una sorta di tortura medievale, giusto per farsi due risate davanti all’altrui terrore.
A furia di parlare di vaccini, cali di coperture, complottismo internettiano e possibili nuove epidemie dietro l’angolo, accade così che la proposta di sottoporre i bambini alle vaccinazioni durante l’orario di lezione delle scuole elementari sia tornata in auge e con essa la volontà di intervenire sulla problematica mediante l’adozione di misure coercitive e non più discrezionali.
L’idea, lanciata nella giornata di ieri dal presidente dell’Istituto superiore di sanità (iss) Walter Ricciardi e dalla senatrice Laura Bianconi ha subito trovato una sponda nell’Associazione Italiana del Farmaco (Aifa) e in tutti coloro che ritenevano la possibilità di vietare l’ingresso a scuola ai bambini non vaccinati alla stregua di una misura troppo drastica e discriminatoria.
Per far fronte alle allarmanti statistiche che descrivono un quadro di insieme in cui la copertura vaccinale è scesa sotto il fatidico 95%, considerato come livello di sicurezza, la possibilità di sottoporre i bambini a vaccinazione obbligatoria mediante somministrazione effettuata all’interno degli istituti scolastici potrebbe consentire di cogliere i proverbiali due piccioni con una fava, andando a fare cadere gli alibi dei nutriti gruppi antivaccinali e consentendo quel risparmio di spesa sanitaria verso il quale le autorità nostrane puntano da tempo immemore.
A fronte dell’emergenza legata al calo di coperture, si registra infatti una spesa sanitaria sempre più alta, dovuta ai costi prodotti da patologie che risulterebbero tranquillamente evitabili mediante il ricorso alle opportune misure profilattiche, messe gratuitamente a disposizione dal Ministero della Salute.
In caso la proposta incontri il plauso di governo e parlamento potrebbe presto ripresentarsi quel divertente scenario farro di code, dicerie, paure e di bambini finalmente vaccinati senza più rimanere in balia dei capricci dei loro genitori e degli allarmi sociali diffusi ad arte su internet.
Fonte: Emerge il Futuro