Se riuscire a spiegare ad un soggetto in età pediatrica che il ricovero ospedaliero al quale è stato sottoposto rappresenta la sua ancora di salvezza è un’impresa piuttosto difficile, spesso lo è ancor più se si tenta di fare la medesima operazione con un paziente anziano, reso ancor più coriaceo dal passare degli anni e sovente disorientato dal repentino cambio di ambiente.
Purtroppo, le cronache degli ospedali geriatrici sono colme di fughe, più o meno riuscite, e di episodi legati alla misteriosa sparizione di soggetti anziani in fase di degenza; il che, oltre a complicare il percorso di riabilitazione, si traduce in un enorme rischio di samrrimento in caso il paziente si trovi affetto da demenza senile e non riesca a ritrovare la strada dell’ospedale in tempo utile.
Per prevenire il fenomeno, all’Ospedale le Molinette di Torino hanno deciso di intervenire in modo drastico, dotando i pazienti del reparto di Geriatria di un braccialetto elettronico del tutto simile a quello indossato dai detenuti e ritenuto dal personale medico coma l’ultima spiaggia per prevenire nuove fughe e nuove ricerche di anziani scomparsi.
Al momento ancora in fase sperimentale, la misura è stata attuata in via precauzionale su 11 pazienti, considerati ad elevato rischio di fuga, rivelando la bontà dell’intuizione in virtù di un enorme numero di allarmi e fughe sventate sul nascere a soli pochi mesi all’introduzione del dispositivo.
Anche a fronte di critiche piovute sulla struttura sanitaria, l’introduzione del braccialetto elettronico potrebbe ora estendersi ad altri reparti dell’Ospedale le Molinette e diventare l’arma in dotazione al personale per impedire che i pazienti di qualunque età tentino di lasciare la struttura, dato che, a quanto pare, spiegare loro che il ricovero è stato effettuato per il loro bene, appare un’impresa piuttosto disperata.
Fonte: Emerge il Futuro