Per quanto le moderne cure oncologiche consentano di aumentare la sopravvivenza del paziente per lassi di tempo considerevoli, l’unico modo per fare fronte al cancro consiste in un’opera di prevenzione condotta ad un duplice livello e consistente nell’evitare comportamenti scorretti e nel ricorrere con frequenza a tutti quegli strumenti diagnostici che consentono di individuare la patologia prima che proliferi in tutto il copro.
In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro tenutasi ieri, 4 Febbraio, si è aperto il consueto focus sulle strategie da attuare per impedire l’arresto di quel continuo trend positivo che ha visto la mortalità legata ai tumori decrescere del 23% nel corso degli ultimi 25 anni e l’aspettativa di vita per determinate tipologie tumorali salire ben oltre la soglia minima dei 5 anni dalla diagnosi.
Se ogni anno si registra infatti una diminuzione della mortalità oncologica pari all’1,8% negli uomini e all’1,4% nelle donne all’interno dei soli Stati uniti d’America (in Italia la cifra è leggermente inferiore, ma comunque positiva), lo si deve soprattutto alle massicce campagne mediatiche e sociali rivolte a prevenzione e diagnosi tempestiva.
Gli esperti facenti capo all’ente Uicc (unione internazionale contro il cancro), promotore del World Cancer day, raccomandano per tanto di evitare l’esposizione a sostanze velenose, come fumo di sigaretta o eccessi alimentari e il ricorso ad una frequente opera di screening, sicuramente non in grado di impedire l’insorgenza della patologia, ma altrettanto sicuramente in grado di salvare la vita, se abbinate a quelle moderne cure oncologiche che rivelano il loro potenziale in caso il male venga colto prima della sua tragica proliferazione in tutto l’organismo ospitante.
Fonte: Emerge il Futuro