Data la subdola tendenza delle masse tumorali a nascondersi nell’organismo, per via di particolari processi molecolari, e a rimanere asintomatiche fino al proverbiale momento in cui risulta essere troppo tardi per intervenire, il versante relativo a diagnosi e prevenzione determina le possibilità di sopravvivenza dei pazienti molto più di quanto non lo faccia la stessa cura “a posteriori”.
Data la situazione, poter immaginare l’avvento di un futuro prossimo in cui sarà possibile prevedere l’insorgenza dei tumori prima che si manifestino, significa aprire la strada a modalità di intervento tempestivo e salvare milioni di vite: possibilità che ha spinto decine di investitori americani (tra i quali Bill Gates) a finanziare il progetto Grail messo in campo dalla società Illumina di San Diego.
Facendo leva su un esame del sangue che analizza nel dettaglio il Dna umano, il test Grail mira a stabilire con minimo margine di errore la componente deterministica che rende probabile la comparsa di un tumore e la sua relativa localizzazione, di modo da predire in modo (quasi) certo la comparsa del cancro quando il tempo utile all’intervento non è ancora scaduto o in dirittura d’arrivo.
Per evidenziare reali vantaggi e possibili lacune della “biopsia liquida” americana, il particolare test verrà sottoposto ad una campione statistico apri a 30 mila soggetti nei prossimi mesi e, in caso riveli un elevato coefficiente di attendibilità, verrà immesso sui mercati nel 2019, ad un costo iniziale compreso tra i 500 e i 1000 dollari.
Stando ai primi esiti, pare che garantire una copertura totale di fronte alla possibile insorgenza di un tumore, il test vada ripetuto con una cadenza pari a due anni, arco di tempo utile ad individuare lo sviluppo di nuove mutazioni genetiche potenzialmente cancerogene.
Ideato con l’esplicito intento di avvicinare il grande pubblico ad un universo diagnostico reso ostico dalla presenza di biopsie, tac ed altri esami piuttosto invasivi il test di Illumina mira dunque ad a limare quella subdola componente che porta le masse tumorali a nascondersi fatalmente, in attesa che si giunga al fatidico troppo tardi.
Fonte: Emerge il Futuro