Ormai è chiaro a chiunque che un Paese, per funzionare correttamente necessita di un continuo ricambio di forza lavoro e di quel riciclo tale da compensare con nuove assunzioni i pensionamenti, soprattutto in quel terreno minato della Sanità dove medici e infermieri precari attendono da anni di poter guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Nel disperato tentativo di giungere ad un minimo di ricambio generazionale nei nostri ospedali, la Legge di Stabilità attualmente in fase di discussione alla Camera ha previsto nuove assunzioni del personale medico per i primi mesi del 2016 e una successiva fase (al via dal dicembre 2016) a concorsi volta a stabilizzare parte dell’organico attualmente in servizio mediante forme contrattuali atipiche o comunque determinate nel tempo.
L’approvazione della manovra dovrebbe tradursi, già da gennaio, in quel ricambio di personale utile a garantire la copertura ambulatoriale rimasta vacante dopo l’introduzione del nuovo regolamento sulle turnazioni lavorative e a limare un po’ quello scontento della classe medica, decisamente poco entusiasta per le limitazioni introdotte dal Ministero circa la possibilità di prescrivere esami e visite specialistiche.
Anche davanti alla cancellazione delle norme pià invise al personale medico dalla legge di Stabilità e al via libera a nuove assunzioni immediate, permane comunque l’agitazione in una categoria professionale alle prese con turbolenze ed esigenze di bilancio; turbolenze che si tradurranno in una nuova ondata di scioperi, destinata a concludersi solo quando l’effettivo ricambio generazionale nella Sanità italiana verrà garantito e attuato.
Fonte: Emerge il Futuro