Esattamente come il proverbiale albero che cade, destinato a fare più rumore di una foresta che cresce, il mondo di internet concede maggiore rilevanza a tutte quelle ricerche mediche che, seppur condotte con tutti i crismi del caso, paiono palesemente contraddire le leggi di natura e sfatare quelle poche arcaiche certezze che accompagnano l’umanità dall’inizio dei suoi giorni o almeno dall’invenzione della medicina.
Accade così che il web si trovi inondato dai risultati di un rivoluzionario studio, condotto dai ricercatori della Loyola University di Chcago, secondo il quale l’attività fisica non aiuterebbe a dimagrire, pur producendo un’ampia gamma di benefici organici destinati a migliorare lo stato di salute complessivo di tutti coloro che si cimentano con un’attività sportiva, sia essa di tipo agonistico o dilettantistica.
La ricerca in questione, come riporta Huffington Post, si è svolta andando ad analizzare il rapporto tra massa grassa e massa magra di un campione statistico pari a 1944 persone, suddivise in base alla regione geografica di provenienza (USA, Ghana, Giamaica, Sudafrica e Sychelles) e munite di un accelerometro che consentiva ai medici di esaminare la quantità di sforzi prodotti nell’arco di tempo del test e il numero di chilometri percorsi sena l’ausilio di mezzi a motore.
Oltre a riscontrare una forma fisica migliore presso i partecipanti al test provenienti dal Ghana, i ricercatori di Chicago si sono appunto imbattuti in uno dato piuttosto bizzarro che mostrava come coloro che fossero più dediti ad attività di tipo sportivo mostrassero paradossalmente una maggior presenza di massa grassa ed un rapporto tra peso altezza decisamente peggiore rispetto ai loro colleghi sedentari.
Cosa dimostra dunque lo studio pubblicato su Peer J? Ovviamente, il nulla più assoluto, dato che il test, finalizzato in realtà a dimostrare la presenza di una ben precisa struttura fisica su base “etnica”, non si è svolto secondo criteri che imponessero ai volontari un medesimo regime alimentare e che può benissimo darsi che nell’esiguo campione censito tutti coloro che percorrevano più passi fossero al contempo seguaci di diete talmente sbilanciate da vanificare gli indiscutibili effetti benefici dello sport sulla forma fisica.
Anche senza lo studio e il clamore mediatico suscitato, continua ad essere evidente che la possibilità di bruciare le celeberrime calorie in eccesso mediante attività fisica di tipo aerobico spinge il metabolismo a disfarsi della massa grassa e che nessuno studio svolto in questo senso può trascurare il quantitativo di calorie ingerite prima di trarre conclusioni relative la bilancio energetico globale; per tanto, la foresta continua a crescere in barba al simpatico albero che cade in un prato pieno di megafoni.
Fonte: Emerge il Futuro