Se la maggior parte dei genitori con figli adolescenti teme che sui social networks possano fare la loro comparsa foto compromettenti dei loro pargoli o altre immagini volte a testimoniare eccessi e stranezze giovanili, una mamma dell’Ohio ha deciso di postare su Facebook le inquietanti immagini della figlia 15enne in coma etilico, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi connessi con il binge drinking e con un consumo di alcool difficile da sostenere per un organismo ancora in fase di sviluppo.
La protagonista della vicenda, Ryleigh Payton, era uscita di casa sabato sera scorso con la scusa di recarsi al cinema e di trascorrere la notte a casa di un’amica, decidendo invece di prendere parte ad una sorta di bizzarro festino alcolico in cui erano state istituite le consuete “penitenze” a base di shot di vodka e consimili.
Probabilmente poco avvezza a questo tipo di eccessi, la ragazzina ha ingerito dosi di superalcolici fino a raggiungere un tasso alcolemico pari a 2,8 grammi per litro, accusando forti malori per strada e perdendo completamente conoscenza in uno spazio pubblico, all’interno del quale una passante si è accorta della gravità della situazione e ha tempestivamente chiamato i soccorsi.
Rimasta per lungo tempo in bilico tra la vita e la morte, Ryleigh ha finalmente riaperto gli occhi e riacquisto conoscenza, anche se la prognosi relativa ad un suo pieno recupero rimane ancora riservata, data la gravità della situazione e la necessità di intervenire attraverso il ricorso a macchinari deputati a favorire la difficoltosa respirazione della ragazza e a garantire quelle medesime funzioni vitali messe a dura prova dall’abuso alcolico.
A seguito del solenne e più che giustificato spavento che ha attanagliato la madre della piccola, Melissa Aho, i genitori della giovane hanno dunque deciso di postare le foto della loro figlia su Facebook, di modo da fornire una palese e scomoda testimonianza di quanto gli eccessi alcolici possano tranquillamente condurre al morte e di spezzare in modo singolare quelle ansie genitoriali che prevedono il timore relativo ad immagine non consone postate dai figli sui social networks.
Fonte: Emerge il Futuro