I benefici apportati dal consumo di frutta all’organismo umano sono tanti e talmente noti che la letteratura legata all’immaginario popolare è piena di medici scacciati di torno dalle mele, di coppie di embrionali esseri umani scacciati dall’Eden per non essere riusciti a resistere alla tentazione rappresentata da una mela e da malvagissime streghe in grado di avvelenare reginette disperse tra i nani facendo ricorso proprio al simbolo stesso della salute in forma di mela.
Nessuno aveva mai quantificato tuttavia in maniera algebrica i benefici prodotti dal consumo di frutta e trasportato l’ingestione di mele ad una dimensione statistica, in grado di eludere fiabe e dicerie popolari; ragion per cui ai ricercatori facenti capo all’Università del Michigan è venuta la brillante idea di dare un numero ai benefici prodotti in ambito di prevenzione e terapia dall’ingestione quotidiana di frutta.
I medici americani hanno condotto un lungo test incentrato sulle abitudini alimentari di 8399 soggetti, procedendo ad un’iniziale suddivisione tra i consumatori abituali di mele, che risultavano essere 753 individui (il 9% del totale) e la restante porzione di volontari, per i quali l’ingestione di una mela era un fenomeno più unico che raro.
Mettendo in correlazione l’abitudine a consumare quotidianamente il frutto in questione con quella legata alricorso a terapie di tipo farmacologico, è emerso che i 753 “eletti” presentavano condizioni di salute nettamente superiori ai loro colleghi coinvolti nel test e che i 7646 volontari poco inclini al consumo abituale di frutta, mostravano una tendenza sensibilmente maggiore verso il ricorso a visite mediche e al consumo di farmaci, andando così a convalidare l’antico assunto che prevede una scarsa affinità tra le mele e la presenza di medici nei paraggi.
Logicamente, il risultato dell’esperimento pubblicato sul Jama Internal Medicine non si traduce in un abbandono ai medicinali su larga scala in favore delle mele, ma denota ancora una volta come il ricorso a strumenti di prevenzione di tipo naturale (siano essi di natura alimentare, oppure rappresentati dal ricorso a cure termali, piuttosto che dall’adozione di una moderata attività fisica) risultino funzionali a far pendere il bilancio complessivo dell’organismo verso un tono di salute decisamente migliore, rappresentando così uno strumento finalizzato al benessere corporeo in grado di limitare l’incidenza di farmaci e medicinali spesso invasivi.
Il consiglio è dunque quello di cercare di consumare almeno una mela al giorno, magari facendo ben attenzione alla presenza di medici nel vostro quartiere, all’assenza di divieti divini e di streghe disposte ad avvelenare il frutto pur di denigrare il simbolo stesso della salute.
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