Morire a causa di un errore medico, si sa, non rappresenta purtroppo un’eventualità tanto remota e se i casi di cronaca nera abbondano di strumenti chirurgici dimenticati nel ventre dei pazienti o di anestetici somministrati senza troppa attenzione alla posologia, mancava, fino ad oggi, lo sconcertante caso di un paziente ucciso dal suo medico con un pungo.
Il tremendo episodio, accaduto lo scorso 29 dicembre all’interno dell’ospedale di Belgorod, in Russia, è recentemente balzato ai disonori delle cronache planetarie a causa di una leggerezza del medico-assassino che ha condotto il pestaggio senza curarsi della presenza di una telecamera in corsia e dell’immenso potere della Rete, in grado di rendere rapidamente virale tutto quanto comporti un notevole carico di indignazione e frustrazione.
Solo in seguito alla diffusione dello sconcertante filmato le autorità russe hanno deciso di aprire un’indagine formale nei confronti del medico, accusato di omicidio, e di non relegare l’episodio a quel silenzio omertoso al quale pareva destinato durante i primi giorni successivi alla scomparsa del paziente.
Stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, pare che il movente all’origine del pugno sia da ricercarsi in un diverbio scoppiato tra i due in seguito ad alcune presunte molestie (si parla di un calcio) nei confronti di un’infermiera che avrebbero avuto il paziente come protagonista.
Nel breve filmato si vede infatti il medico chiedere al paziente come mai avesse toccato un’infermiera e colpirlo con forza, fino a provocarne la morte, avvenuta immediatamente dopo la colluttazione a causa del trauma inferto dal pugno del dottore.
Il medico rischia ora la radiazione dall’ordine professionale e una pena detentiva pari a “soli” due anni di carcere, data l’evidente preterintenzionalità del gesto, magari utili a fungere da monito per coloro che scambiano le corsie di ospedale per un saloon, come se le disattenzioni non fossero già di per sé sufficienti.
Fonte: Emerge il Futuro