Data per assodata la fuga degli Italiani dai vaccini, percepiti come fonte di ongi male in base a logiche perverse che ancora ci sfuggono, le autorità sanitarie si trovano ora intente a quantificare il danno prodotto, andando a scoprire come il morbillo, patologia facilmente debellabile mediante il ricorso all’apposito vaccino, stia più che mai tornando in auge con tute le possibili conseguenze del caso.
Secondo le stime diffuse dalla Società italiana di pediatria (Sip), sarebbero infatti circa 358 mila i bambini non protetti dall’adeguata copertura vaccinale in Italia nel corso degli ultimi 5 anni e circa 1600 i casi registrati di morbillo in ogni anno, con conseguente pericolo per le condizioni di salute del bambino colpito e altrettanto conseguente aumento della spesa sanitaria per far fronte a cure e complicazioni che la malattia comporta.
Ritenuta alla stregua di una patologia banale da un nutrito novero di genitori che evidentemente non l’hanno mai provata sulla loro pelle e che espongono così i loro figli ad un rischio tanto inutile quanto stupido, il morbillo costituisce in realtà una potenziale causa di decesso, rappresentando il terreno di insorgenza per l’encefalite e mietendo vittime con cadenza quotidiana in quelle aree del mondo in cui i vaccini non sono disponibili e le strutture sanitarie non si trovano ad essere sufficientemente attrezzate per far fronte alla malattia.
Se si considera che nei piani originali dell’Oms vi era proprio la marcata volontà di sradicare il morbillo dal pianeta Terra entro l’anno corrente 2015, le statistiche relative alla scarsa copertura vaccinale nei confronti del morbo nel nostro Paese (meno dell’88% per la prima inoculazione e meno dell’85% per il richiamo) impongono una riflessione generale su una delle mode più assurde e deviate dell’era di internet e sulla necessità di misure atte a rendere coercitivo quanto si trova ad essere obbligatorio solo in linea teorica.
Per rendere le dimensioni del fenomeno, i responsabili della Sip hanno paragonato il calo vaccinale in atto alla perdita della città di Firenze, istituendo un parallelismo tra il numero di bambini non vaccinati e gli abitanti del capoluogo toscano e ribadendo, ancora una volta, quanto la ritirata di fronte ai vaccini lasci i nostri figli in balia di quell’unico nemico che si intendeva combattere e sconfiggere per sempre.
Fonte: Emerge il Futuro