Se da un punto di vista psicologico tendiamo ad essere fin troppo preparati ad un nostro eventuale ingresso in sala operatoria e trascorriamo giornate in cerca di nozioni e informazioni mediche circa la natura della nostra patologia, può accadere che tutto quel trambusto si traduca in qualche errore banale destinato a riverberarsi sulla riuscita dello stesso intervento.
Onde evitare inconvenienti del caso, un’equipe di chirurghi americani ha riassunto le otto basilari norme da adottare prima di un intervento in una breve guida intitolata “Going Into Hospital? A Guide For Patients, Carers And Families” e destinata a fare la gioia di tutti gli aspiranti pazienti su scala planetaria.
Sfogliando i consigli raccolti si apprende, innanzitutto, che è assolutamente sconveniente entrare in sala operatoria dopo essersi depilati le gambe e che la pratica, contrariamente a quanto si crede, non è affatto gradita al chirurgo, ma rappresenta una scocciatura in quanto la depilazione fai-da-te rende la pelle più esposta all’aggressione di virus e batteri a causa dei microtraumi subiti.
Assolutamente da evitare i repentini cali ponderali, che possono indebolire l’organismo e l’assunzione di farmaci auto-prescritti, dato che il consumo o la sospensione di una data molecola proprio prima di un’operazione può sconvolgere per intero i piani dell’intervento.
Tenersi alla larga anche da tutti quegli alimenti, come aglio, zenzero e ginseng, che interferiscono con la fluidità del sangue e che potrebbero dare luogo ad un’emorraggia imprevista tale da produrre devastanti conseguenze sull’organismo.
Bollino rosso anche per il chewing gum, spesso impiegato per far fronte al digiuno pre-operatorio, dato che il consumo di gomma da masticare stimola la produzione di acidi gastrici in eccesso e niente manicure, perché lo smalto sulle unghie impedisce il monitoraggio dei livelli di ossigeno presenti nel corpo.
Infine, divieto assoluto per il fumo durante le 24 ore antecedenti all’operazione e solenne invito a prendersi cura dei propri animali domestici, prima che le preoccupazioni relative alla loro sorte producano livelli di ansia fuori dal comune e agitino il paziente più di quanto non lo sia già.
Tenendo presenti queste semplici otto regole sarà possibile, secondo gli esperti, diminuire i fattori di rischio ed evitare che l’intervento venga rimandato, magari proprio dopo la lunga preparazione psicologica condotta attraverso il reperimento di informazioni in grado di trasformarci in enciclopedie medica viventi.
Fonte: Emerge il Futuro