Se la recentissima letteratura fantascientifica ci ha abituato all’idea di strutture sanitarie completamente bloccate a causa di epidemie o di apocalissi in salsa zombie, in quel di Padova, l’ospedale cittadino si trova in questi giorni in completa emergenza per via di un inconveniente molto più dolce, anche se egualmente fatale per il corretto funzionamento della struttura.
Quasi in virtù di uno scherzo del destino, 130 infermiere in servizio presso l’ospedale di Padova si trovano in condizione di congedo a causa del loro stato interessante e l’”epidemia” pare destinata a non arrestarsi dato che il reparto di cardiochirurgia ha dovuto fare i conti con tre nuove gravidanze impreviste nel corso degli ultimi dieci giorni.
Se si considera che l’intero organico medico comprende 2100 dipendenti, si intuisce facilmente quanto le 130 assenze nei reparti-chiave si traduca in una serie di malfunzionamenti e in una gestione della turnazione nelle sale operatorie già complicata dalle recenti norme in materia che sanciscono il riposo forzato per medici e infermieri al termine delle lunghe maratone lavorative.
In particolare, a soffrire maggiormente della problematica, sarebbero i reparti di rianimazione e gastroenterologia, ma anche il reparto neonatale pare, quasi per ironia, non passarsela troppo bene, dal momento che alle 130 infermiere incinte si sono recentemente aggiunte 16 ostetriche, anch’esse in stato interessante e anch’esse liete di condurre la gravidanza lontano da letti e corsie.
In caso la struttura non riesca sopperire alle mancanze mediante il ricorso a sostituzioni e innesti nell’organico, il futuro che si prospetta davanti all’efficiente ospedale di Padova non appare molto roseo (né tanto meno azzurro), tanto da portare qualcuno a rimpiangere persino quelle fantascientifiche apocalissi zombie che risultano talvolta più gestibili rispetto all’insolita epidemia di dolci attese.
Fonte: Emerge il Futuro