Patologia tradizionalmente associata ad un’età avanzata e considerata alla stregua del prodotto di una vita di eccessi, l’ictus può in realtà manifestarsi già in tenera età, seppur con un’incidenza limitata, e arrivare addirittura a colpire una ragazzina di 13 anni, assorta nell’ascolto di una lezione sui banchi scolastici e ben lungi dal pensare all’occlusione delle sue arterie a all’improvvisa cessazione delle su normali facoltà motorie.
L’episodio, avvenuto in una scuola media di Treviso ha visto l’istituto piombare nel panico più assoluto, dopo che la 13enne aveva lamentato una repentina perdita di mobilità a braccio e alla gamba sinistri e aveva in pochi minuti contratto una grave forma di emiparesi a seguito di una lezione di educazione fisica.
Se il quadro sintomatologico avrebbe anche potuto far pensare ad un temporaneo carico di stress, un’insegnante ha comunque avuto la prontezza di chiamare i soccorsi, intuendo al gravità della situazione in corrispondenza con la perdita di lucidità mentale della ragazza.
Data la veemenza dell’attacco, la sfortunata protagonista della vicenda avrebbe anche potuto rimanere vittima di disabilità permanete o peggio ancora rischiare la propria vita, ma entrambe le eventualità sono state scongiurate dalla tempestività dei soccorsi, giunti in elicottero per portare la 13enne presso la struttura sanitaria Ca’ Foncello di Treviso, dove un’operazione-fiume durata oltre 5 ore ha consentito il pieno recupero del quadro clinico, seppur con la doverosa dose di immenso spavento.
Condita dal lieto fine, la vicenda ha comunque riportato in auge le problematiche connesse con l’ictus in età pediatria ed invitato alla massima attenzione su un fenomeno che, purtroppo, non colpisce solo in età avanzata al termine di una lunga vita vissuta all’insegno del vizio e dell’eccesso alimentare.
Fonte: Emerge il Futuro