Finiti nel mirino dell’opinione pubblica mondiale a causa di una scarsa informazione di fondo, gli organismi geneticamente modificati si dividono in realtà in due categorie sulla base della tipolgia di modifica, a seconda che venga effettuata per migliorare la qualità del prodotto, oppure per velocizzarne i tempi di crescita e produzione; caso, quest’ultimo, in cui rientra l’inquietante salmone transgenico in arrivo sulle tavole degli americani.
Già ribattezzato Frankenfish dall’ironica stampa americana, il salmone biotech è frutto di un improbabile incrocio, effettuato in laboratorio, tra il salmone reale e una variante di salmone meno pregiata (simile all’anguilla) ed è stato creato, manco a dirlo, per consentire tempi e modi di crescita più rapidi e maggiori profitti ai produttori, ben lieti di vendere una sorta di esperimento genetico d’allevamento anziché un autentico salmone pescato con pazienza durante le fasi di risalita dei fiumi.
La cosa più inquietante, in tutto questo, è che al severissima Food and Drug Adminsitration (Fda) ha dato il via libera all’effettiva commercializzazione del prodotto, consentendone così l’approdo sulle tavole degli Americani, magari in previsione del periodo festivo in cui le allegre famigliole potranno degustare il selvaggio alimento proveniente da laboratori incontaminati e provette glaciali.
La commissione di indagine ha infatti stabilito che il salmone incriminato rispetta appieno gli standard nutritivi di settore e che l’apporto calorico erogato si trova in linea con i prodotti comunemente in commercio, nonostante la palese violazione di quella legge di natura che suggerirebbe di non dare vita artificialmente a nuove specie animali per i nostri comodi.
A causa del recente trattato che regola lo scambio di merci alimentari tra Usa ed Europa, il rischio è che il salmone transgenico possa ora fare la sua comparsa anche sui nostri mercati, andando così ad inficiare il livello qualitativo dei prodotti presenti in commercio e a rappresentare l’ennesimo attentato alla nostra nutrizione proveniente dal bizzarro universo a Stelle e Strisce.
Ideato dalla società AquaBounty, il prodotto denominato AquAdvance potrebbe rappresentare inoltre, a detta delle associazioni dei consumatori, una minaccia per i salmoni “normali”, data la possibilità che i pesci Frankestein sfuggano ai loro allevamenti e vadano a riprodursi con gli altri salmoni, dando vita ad un ulteriore ibrido destinato a spingere gli Ogm, di qualunque natura, sempre più al centro del mirino di un’opinione pubblica legittimamente inferocita.
Fonte: Emerge il Futuro