Dando ormai per assodato che l’Italia non figura sicuramente tra i paesi più onesti al mondo e che il comparto sanitario rappresenta forse il maggior buco nero delle finanze nostrane, l’ormai celeberrimo presidente dell’Autorità nazionale anti-corruzione Raffaele Cantone ha recentemente quantificato il malaffare in ambito sanitario nella misura record apri a 6 miliardi di ero su base annua, cifra se non proprio pari aduna Manovra, quantomeno ad una manovrina.
In occasione della presentazione del rapporto elaborato dal Censis e presentato in occasione della Giornata contro la corruzione, Cantone ha voluto ribadire la necessità di intervenire su un settore che si è gradualmente trasformato nel terreno ideale per le scorribande dei corrotti e i cui costi imprevisti appaiono ormai insostenibili per un Ministero già di suo alle prese con risorse contingentate e con la necessità di operare tagli con le proverbiali cesoie.
Collocando il settore sanitario in vetta ad un’ipotetica classifica nera delle attività dotate di maggior rischio di corruzione in Italia, Cantone ha spiegato come solo un cambio di mentalità complessiva possa evitare ulteriori razzie di risorse pubbliche e tutti quei malfunzionamenti dovuti al fatto che la corruzione provoca il logico avanzamento di carriera di personale sanitario non adeguatamente formato e il depauperamento delle risorse in possesso di medici e chirurghi.
Stando a quanto emerso dal rapporto tematico, la corruzione in ambito sanitario andrebbe inoltre a ledere i diritti dei cittadini, dando vita a liste d’attesa dalla lunghezza quasi infinita e andando ad includere quel settore mortuario in cui la possibilità di elargire qualche mazzetta si tradurrebbe nell’acquisizione di servizi di sepoltura collocati ben oltre la legittimità e la liceità.
Concordando con Cantone riguardo al cambio di mentalità da effettuarsi, non sorprendono più di tanto le stime esposte nel corso della Giornata contro la corruzione, dato che era ormai ampiamente noto a chiunque che questo non fosse esattamente il Paese più onesto del mondo.
Fonte: Emerge il Futuro