La differenza tra una moderna società solidale ed una dedita in modo esclusivo ad interessi di tipo privato, consiste nel fatto che tutti i soggetti che si trovano a soffrire di problematiche relative ad invalidità, temporanea indisposizione al lavoro o che devono affrontare un periodo di maternità, possono far leva su appositi fondi e sussidi ideati per garantire che la loro dimensione privata non si traduca nella perdita del posto di lavoro o in una condanna all’indigenza perenne.
Se sul sistema di per sé nessuno (o quasi) ha nulla da eccepire, pare che il nostro Paese si sia dimenticato di dare vita ad un sistema di controlli finalizzato ad impedire truffe e a fare sì che l’accesso ai fondi pubblici sia possibile solo per quelle categorie di soggetti che ne hanno effettivamente bisogno, di modo da non trasformare lo stato sociale in una continua razzia di risorse.
Passando dalla teoria alla triste pratica, si apprende che la Guardia di Finanza ha appena smantellato l’ennesima colossale operazione truffaldina dall’ammontare complessivo superiore ai 700 mila euro e che ben 157 persone siano finite nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Castrovillari (in provincia di Cosenza) per essersi indebitamente appropriate di sussidi, sgravi e aiuti che non si trovavano affatto ad essere di loro competenza.
Nel dettaglio, al truffa ha coinvolto sussidi di disoccupazione, congedi di maternità e le immancabili false invalidità; tutti emolumenti elargiti dall’Inps a fronte del mancato possesso dei requisiti previsti della legge e di dichiarazioni mendaci partorite con la possibile complicità dei funzionari locali.
Oltre alle consuete simulazioni di invalidità, la truffa è stata resa possibile grazie ad una serie di falsi contratti nel settore di agricolo e di altrettanto falsi dipendenti che percepivano indennità e sussidi all’occorrenza, senza logicamente pagare quelle tasse che rendono possibili l’istituzione di fondi di solidarietà e l’evoluzione di una società in direzione di quella solidarietà sociale, tanto preziosa da fare gola persino a chi non ne avrebbe affatto bisogno.
Fonte: Emerge il Futuro