Fino ad oggi, la calvizie maschile è stata imputata ad un mix di fattori genetici e ormonali, mentre l’incanutimento precoce è stato ricondotto all’azione esercitata sulla struttura del capello da stress ed avanzare del tempo, la cui azione congiunta conduce in direzione della cessata produzione di melanina e del conseguente colorazione brizzolata della chioma.
Se per la perdita dei capelli resta gran poco da fare, la recentissima scoperta di una componente genetica che interviene nel processo di imbiancamento potrebbe presto dare vita a nuove soluzioni, in grado di intervenire sulla “problematica” (virgolettatissimo) e di rendere l’incanutimento reversibile.
Uno studio condotto dai ricercatori dell’University College di Londra (Ucl) ha infatti mostrato come l’azione di un particolare gene, denominato IRF4, risulti determinate nel precoce imbiancamento dei capelli, già in giovane età, individuando nel patrimonio cromosomico una concausa del fenomeno, in grado di determinare una sorta di predisposizione che viene in seguito portata a manifestarsi con il passare del tempo e l’accumulo di carichi di stress.
La scoperta epocale è avvenuta nel corso di una sorta di mappatura universale del capello che ha visto gli scienziati inglesi cimentarsi con la ricerca di tute quelle componenti genetiche che determinano la struttura intima della chioma e le ragioni in base alle quali, ad esempio, alcuni individui si trovano muniti di una capigliatura sottile, grassa, riccia, liscia, fragile o rada.
La possibilità di ricondurre ogni singola caratteristica del capello all’azione prodotta da un differente gene offre alla scienza tricologica la possibilità di individuare soluzioni ad hoc per ogni fenomeno percepito come sgradevole dal portatore di una determinata caratteristica estetica e permette così, in linea teorica, un intervento mirato sulla base del corredo cromosomico che ha dato origine alla situazione alla quale si intende rimediare.
In caso vi troviate dunque a soffrire di un incanutimento precoce e reputiate la cosa alla stregua si un limite insormontabile alla vostra esistenza sociale, lo studio inglese vi offre nuove possibili speranze, a differenza di quanto accade per la calvizie, purtroppo tanto genetica quanto irreversibile.
Fonte: Emerge il Futuro