In un mondo in cui le agenzie di stampa, fisiche e online, si trovano costrette a battere notizie in tempo reale, risulta sempre più difficile comprendere dove finisca il fatto e inizi la sua interpretazione e fino a che punto, ad esempio, le parole di Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di pediatria, sulla stepchild adoption siano state strumentalizzate per scopi elettorali o sensazionalistici.
Stando a quanto sostiene oggi lo stesso Corsello, pare che il livello di strumentalizzazione sia stato piuttosto elevato e che il presidente della Sip non abbia mai sostenuto che l’adozione di un bambino da parte di una coppia omoaffettiva possa riverberarsi in modo negativo sul suo sviluppo fisico ed intellettuale.
Piuttosto sorpreso dalla comparsa di titoli a quattro colonne recanti il suo nome in evidenza, Corsello ha parzialmente smentito quanto attribuitogli da numerose testate, sottolineando come la sua posizione personale in materia si trovi pienamente favorevole al ddl Cirinnà e all’articolo 5 che prevede la possibilità da parte del nuovo compagno del padre ( o compagna della madre) di un bambino di assumerne la tutela legale in caso di convivenza sotto lo stesso testo.
Le presunte problematiche evolutive, attribuite allo stesso Corsello, riguarderebbero per tanto non le capacità genitoriali di una coppia gay, ma la comparsa di un possibile senso di frustrazione derivante dal contatto col tessuto sociale circostante, dal che si evince, detto in parole povere, che il problema non è rappresentato dai genitori, ma dalla ghettizzazione scolastica che potrebbe coinvolgere il minore.
Pare dunque che, a prescindere dalle opinioni personali di ognuno in materia, il presunto punto di vista dei pediatri italiani che aveva sollevato un vespaio non sia poi tale e che forse, le agenzie di stampa dovrebbero contare fino a cento prima di cadere vittime di quella fretta che si traduce in ulteriori conflitti, pronti a saturare il nostro già saturo Paese.
Fonte: Emerge il Futuro