Non appena i suoi ideatori si resero conto dell’immenso potere coercitivo della televisione, a qualcuno venne l’idea di sfruttare il tuibo catodico (oltre che per vendere prodotti inutili) per fare leva su quella solidarietà tutta italiana che ci contraddistingue nel mondo, anche a fronte di un numero complessivo di difetti non proprio trascurabile.
Divenute ormai celebri nell’immaginario collettivo, le maratone Rai di Telethon rappresentano ogni anno qual banco di prova pre-natalizio utile a tastare il polso della solidarietà nostrana e a racimolare risorse necessarie alla diagnosi e alla cura delle malattie rare che colpiscono l’universo infantile.
Accompagnata dallo slogan, provvisto di apposito hashtag, #nonmiarrendo, la campagna di Telethon 2015 prenderà il via su un duplice fronte che abbinerà alla consueta maratona televisiva, dal 13 al 20 dicembre, l’impegno dei volontari facenti capo all’associazione, pronti a distribuire cuori di cioccolato nelle principali piazze italiane a fronte di una donazione minima pari a 10 euro, i cui proventi verranno interamente devoluti alla ricerca medica pediatrica.
A testimonianza della bontà di un’iniziativa che si appresta a compiere il 26esimo anno di età, ponendosi tra le più longeve d’Europa, recenti stime hanno attestato come il numero complessivo delle donazioni provenienti dal nostro Paese collochi l’Italia ai primissimi posti della solidarietà europea e mondiale, preceduta soltanto da Germania e Francia.
L’obiettivo dichiarato della campagna 2015 è quello di riuscire a limare il margine di incidenza per tute quelle patologie rare e rarissime che si trovano a non avere ancora una cura “ufficiale”, dato l’esiguo numero di pazienti colpiti e l’ancor più esiguo numero di risorse statali destinate alla loro soluzione da governi di vario colore, perennemente alle prese con contingenze e problemi di budget.
Chiunque volesse aderire alla campagna può farlo dando il proprio contributo attraverso l’invio di un sms al numero 45501, oppure regalando un po’ di audience a quella maratona televisiva nata per attestare quanto non sia poi tutto malvagio ciò che fuoriesce dall’ormai defunto tubo catodico.
Fonte: Emerge il Futuro