Il ricorso ai moderni strumenti diagnostici di tipo oncologico è reso necessario dal fatto che all’essere umano non è dato in sorte di scovare quell’impercettibile traccia olfattiva lasciata dai tumori nell’organismo, per via di un limite intrinseco alla nostra natura biologica e dell’incapacità di cogliere suoni, colori e odori al di fuori del ristretto spettro al quale abbiamo accesso.
Dato che l’olfatto di molti animali, come i cani, risulta maggiormente sviluppato, ad alcuni ricercatori facenti capo all’Istituto Europeo di oncologia (Ieo) di Milano è venuta la brillante intuizione di mettere a punto una sorta di naso elettronico in grado di scovare le presenza di un tumore ai polmoni sulla base dell’impercettibile scia olfattiva lasciata dalla malattia nel respiro dei pazienti.
In sostanza, l’avveniristico dispositivo diagnostico permette di analizzare il respiro umano e di denotare con un certo grado di precisione l’eventuale presenza di una forma tumorale localizzata ai polmoni, riportando un coefficiente di successo pari al 92% e consentendo così alla chirurgia di intervenire quando il cancro si trova ancora in fase iniziale e asintomatica.
Strumento relativamente semplice e a basso costo, il naso elettronico riesce a percepire anche la presenza di masse tumorali talmente piccole da sfuggire ai normali controlli effettuati tramite tac o risonanza magnetica e a garantire uno screening più accurato prima che la situazione possa degenerare e rendere necessaria l’adozione di complesse e invasive cure.
In attesa che il naso elettronico venga nuovamente testato su un campione statistico più ampio, dallo Ieo di Milano viene comunque offerta una speranza di salvezza per tutti i malati di tumori, finalmente in grado di superare i loro limiti biologici con l’ausilio della scienza e dell’ispirazione derivata regno animale.
Fonte: Emerge il Futuro