La maggior parte degli allarmi relativi a possibili pandemie di tipo virale, sono originati dal fatto che i frequenti spostamenti umani lungo i 5 continenti producono il contatto con insetti, come la zanzara Aedes, ignoti da questa parte del Globo e difficilmente riconducibili nel novero delle contromisure del caso in tempi rapidi.
Accade così che il virus Zika, tramesso dalla particolare tipologia di zanzara, dopo aver tenuto in scacco l’America Latina faccia la sua comparsa in Europa, facendo registrare quattro casi di contagio nel nostro Paese e generando quel panico tipico, appunto, delle emergenze sanitarie sconosciute.
I quattro Italiani contagiati dal virus Zika hanno contratto la patologia a seguito di un viaggio effettuato in Brasile e si trovano ora ricoverati, rispettivamente, presso il centro sanitario Spallanzani di Roma e presso l’Ospedale di Firenze, in attesa di ulteriori disamine cliniche.
Per quanto il virus Zika possieda un enorme potenziale sulla salute umana, soprattutto in età neonatale, gli esperti raccomandano comunque di evitare inutili allarmismi, spiegando che il virus può venire trasmesso in modo esclusivo mediante puntura di zanzara Aedes e non si sono mai registrati casi di contagio vicendevole tra esseri umani; ragione che porta a ritenere che l’emergenza possa venire rapidamente circoscritta e limitata ai soli casi dei soggetti infetti.
A differenza delle più comuni patologie virali, come l’Ebola, lo Zika pare comportarsi infatti in modo del tutto simile alla malaria o a malattie tropicali analoghe, trasmettendosi solo da insetto a uomo e non da uomo a uomo, sebbene l’assenza di casi clinici di riferimento in Europa renda l’emergenza un po’ più inquietante, in quanto totalmente ignota da questa parte del Globo.
Fonte: Emerge il Futuro