Nonostante l’allarme legato alla diffusione del virus Zika sia parzialmente rientrato e nonostante non vi siano evidenze certe che legano la contrazione della patologia all’ampio spettro di complicazioni postulato in sede iniziale, l’ipocondria ci spinge spesso a temere il peggio ed è sufficiente la singola puntura di una zanzara o qualche sintomo anomalo legato al caldo per farci cadere vittime di sospetti e frustrazioni.
Giusto per fugare tutti i dubbi in modo semplice ed economico, alcuni ricercatori facenti capo all’Università della Pennsylvania sono riusciti a mettere a punto un kit diagnostico legato al virus Zika che consente di individuare l’eventuale contrazione dell’agente patogeno a fronte di una spesa risibile, pari a 2 dollari, e a soli 40 minuti di attesa.
Tranquillamente eseguibile in modalità fai-da-te e privo di rischi legati a possibili errori nel processo di diagnosi, il test casalingo per lo Zika basa la sua efficacia sulla capacità di analizzare a fondo le componenti chimiche presenti nella saliva e di individuare, trascorsi i 40 minuti dal prelievo, l’eventuale contrazione del virus, dato che il morso della zanzara aedes porta in dote una temporanea modificazione dei fluidi corporei e che risulta per tanto, possibile avvertire la contrazione dello Zika anche senza doversi sottoporre a certosine disamine mediche ed esami del sangue infiniti.
Oltre al terrore suscitato da un allarmismo mediatico che si nutre spesso di paure ingiustificate, la principale emergenza legata allo Zika è rappresentata dall’intasamento delle strutture sanitarie di riferimento, prese letteralmente d’assedio da un numero spropositato di cittadini, convinti di essere caduti vittima della patologia (spesso in modo inspiegabile) e costretti a convivere con un’atavica ipocondria, per la quale ahimè, non esistono ancora esami specifici e kit diagnostici da due dollari.
Fonte: Emerge il Futuro